Elsa Masci è l’amatissima mamma di Mara Venier, a cui la conduttrice di Domenica In ha dedicato un libro intenso che ricalca i contorni della loro storia familiare: scopriamo di più…
Nel cuore di Mara Venier c’è un posto speciale tutto per lei, la donna che le ha dato la vita e a cui è legata da un amore indissolubile: mamma Elsa Masci. Partiamo alla scoperta della sua biografia e della vita privata, dietro le quinte del successo della sua amata figlia oggi tra le donne più affermate del piccolo schermo!
Chi era Elsa Masci e dove viveva?
Elsa Masci è la madre di Mara Venier, figura fondamentale nella vita e nella carriera dell’amata conduttrice di Domenica In. La figlia la descrive come una donna “tutta d’un pezzo”, severa ma al tempo stesso dolcissima e sempre presente nell’accompagnare la famiglia nel percorso della vita.
Il lutto per la sua scomparsa, avvenuta nel 2015, ha segnato profondamente la presentatrice. La morte della madre di Mara Venier è avvenuta a Mestre, dove viveva dal 1955 dopo esservisi trasferita con marito e figlie, a seguito di una lunga malattia che l’aveva portata a non riconoscere più neppure lei.
La vita privata di Elsa Masci
Della vita privata di Elsa Masci si conoscono acuni elementi chiave, soprattutto grazie al racconto di Mara Venier e al fatto che il suo essere un volto noto della tv abbia catalizzato l’attenzione anche sulla storia della loro famiglia.
Elsa Masci aveva origini pugliesi e viveva in Veneto, dove ha sposato un fruttivendolo di Rialto, Giovanni Povoleri, diventato poi ferroviere e dal quale ha avuto due figlie: la conduttrice, appunto, nata nel 1950, e Roberta Povoleri. Elsa Masci è orta nel 2015 dopo aver sofferto di Alzheimer, malattia che l’avrebbe portata a non riconoscere più i suoi cari.
Nel 2021, la conduttrice di Domenica In ha pubblicato un libro a lei dedicato e intitolato Mamma, ti ricordi di me?, in cui ripercorre la loro vita e da cui emerge un ritratto dolcissimo della madre. Si scopre così che Elsa Masci sarebbe rimasta vedova quando era molto giovane, alle prese con due figlie da crescere.
Il suo carattere era “forte”, come racconta la figlia tra le pagine del suo libro: “La sua severità era una sorta di rigore morale, che per emanazione applicava anche a me e a mia sorella“.
